“Finalmente, dopo tre anni in cui non era stato più possibile, il 3 maggio siamo potuti tornare in gita scolastica!” - iniziano a raccontare gli studenti della IIB AFM - “Alle sei del mattino tre autobus con le classi seconde di Denina, Pellico e Rivoira sono partiti alla volta di Milano. Il viaggio è durato tre ore, ma l’emozione di vedere i compagni e gli insegnanti al di fuori della scuola ha reso il percorso molto divertente tra risate e chiacchiere. Dopo una breve visita al Castello Sforzesco, ci siamo incamminati verso il Duomo, invaso di turisti. Il Duomo è bellissimo, ma è stato interessante scoprire che una luce rossa posta nell’abside segnala la presenza di un chiodo della croce di Gesù che negli anni è stato oggetto di studi ed ipotesi per verificarne l’autenticità. Successivamente, per soddisfare la curiosità degli studenti futuri geometri, ci siamo recati a visitare la zona Isola-Garibaldi dove sorgono il Bosco Verticale, cioè un palazzo eco-sostenibile abbellito da alberi e giardini lussureggianti che decorano i terrazzi e il tetto, e altri grattacieli futuristici dalla forma sinuosa come quello dell’UniCredit che, con la sua guglia, è il più alto d’Italia. Ci è sembrato per un giorno di riassaporare la libertà, abbandonando le mascherine e potendo anche conoscere i compagni delle altre classi, perché in questi ultimi due anni siamo stati separati da ingressi e intervalli diversificati. Ringraziamo gli insegnanti che ci hanno accompagnati, permettendoci di vivere questa bella giornata”.
Il giorno dopo, 4 maggio, sono state le classi prime del Denina Pellico Rivoira a partire, questa volta verso la Valle d'Aosta. Il meteo ha accompagnato la gita con sole e qualche goccia sparsa. Al mattino visita al castello di Sarre, a pochi kilometri da Aosta. Struttura medievale, ha subito successivi rifacimenti e ha assunto il suo aspetto attuale sotto re Vittorio Emanuele II, che lo ha utilizzato come base per le sue battute di caccia al Gran Paradiso. «Suggestivo visitare le sale e le camere ammobiliate del castello, per vedere come si viveva una volta!» commentano Anna e Michela della 1B AFM, e aggiungono: «Inquietanti la galleria e la sala decorate completamente con le corna di stambecchi e camosci!”. “Segni, questi, di una sensibilità diversa da quella di oggi” aggiunge la prof. Bonardi, docente accompagnatrice - “Ricordiamo anche che da quei luoghi di caccia ha avuto origine il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo in Italia che ha permesso il ripopolamento degli stambecchi e dei camosci salvandoli da estinzione certa”. In pausa pranzo, visita di Aosta. Al pomeriggio, tappa al caseificio produttore di fontina: “Suggestiva la visita a Valpelline del centro stagionatura della fontina, costruito nelle gallerie di una antica miniera di rame, con capacità di conservare 60000 forme di formaggio, che devono essere spazzolate 2 volte alla settimana” conclude la prof. Bonardi.